Palermo – Gallé e gli orizzonti in pericolo

PALERMO. L’uso di pigmenti vegetali per realizzare il frutto della creativita deli’uomo e sicuramente tra i piu antichi che la specie umana conosca. Le pitture rupestri cosi co¬ me i graffiti hanno accompagnato I’uomo dal neoiitico ai nostri giorni. Francesco Galle, pittore professionista (italo-canadese)di origine calabrese.di passaggio attualmente a Palermo, dell’utilizzo dei colon vegetali ne ha fatto la base per realizzare unaseriedi lavori che in quest! giorni sono esposti alio Stand Florio di Via Messina Marine. La (no¬ stra dal titolo “orizzonti in pericolo” si awale di un testo in catalogo di Vinny Scorsone e una presentazione di Satvatore Ferro. Sono tutte opere la cui tinta organica ti fa riflette- re suH’offerta gratuita che ti mette a disposizione la natura. II ricorso a materiali plastici e sintetici cui fanno spesso utilizzo gli artists per realizzare i propri lavori (dalle istalla- zioni alle scuiture, spesso in vetroresina quando non addirittura in plastica), non e tra le scelte operate da Francesco Galle. Allineatinellospazioespositivo, che fuluogodi sol- lazzo dei Florio e della borghesia palermitana 0 quali utilizzavano la “nobile arte” delta caccia servendosi di poveri e malcapitati piccioni come tiro a bersaglio), troviamo quat- tordici suoi splendidi piccoli quadri la cui freschezza e paragonabile all’acquerello, an- che se la supemcle della tela non gli consente I’assorbimento come nel caso della carta. Egli ne utilizza la teen ica accompagnando il colore con piccoli tocchi di pennello, forse utilizza anche le mani per direzionare il colore. II risuitato e pregevole e accattivante. Sfruttando le potenzialita cromatiche del pigmento Galle realizza i diversi piani delfopera. In que- sto suo ipotetJco viaggio, che ci fa fare attraverso i paesaggi di un pae- se lontano, il Canada, I’artista ci mette in contatto con la natura, con il verde di piccoli affioramenti di alberi tra le candide distese nevose In- vernaii. II colore bruno della miscela di un caffe che non conosciamo (queiio americano), da bere un po’ come il te in grandi tazze e in gran- de quantita, e quello deiie tinte dei suoi splendidi acquerelli. In essi, ai d i la dei possibili interventi del I’uomo che continuaa distruggerelave- getazione, ecatturata la poesia magica di un paesaggio silenzioso, forse anche senza animali, ma che ti invita alia riflessione, lontano dai clamori di una societa sempre piu imbarharita da messaggi mediatici sublimatici e menzogneri. La mostra e visitabile fino at 23 luglio Stand Florio Via Messina Marine n. 40. orari dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 19, da lunedi a sabato.

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